Capo d’Arno 2

Tappe: Gualdo – Monte Cucco – Pratariccia – Molin du Bucchio – Vallucciole – Capo d’Arno

Tempo di percorrenza a cavallo: tra 6 e 8 ore

Dislivelli:
-         Gualdo 949 slm
-         Monte Cucco 1142 slm
-         Pratariccia 875 slm
-         Molin di Bucchio 576 slm
-         Vallucciole 760 slm
-         Lago degli Idoli 1368 slm
-         Capo D’Arno 1372 slm

Si parte dal Gualdo prendendo il sentiero CAI 00 del crinale in direzione Falterona. Arrivati alla Giuncaia si prosegue a destra sullo 00 ma in direzione Molin di Bucchio (Mentre sulla sinistra si va verso Croce ai Mori). Si tocca il Monte Cucco e si passa prima da “PRATARICCIA”, un borghettino di case abbandonate e cadenti ma nel quale si respira ancora la vita di una volta.

Poi si arriva a MOLIN DI BUCCHIO che è il primo mulino che s’incontra nel fiume Arno ed  uno fra i più antichi  dell’intero territorio casentinese, visto che la prima  costruzione  risale al XIII secolo.

Oltre all’attività di molitura portata avanti per oltre 700 anni dalla famiglia Bucchi, Mulin di Bucchio è stato anche sede di un’importante troticoltura che negli anni ’30 del secolo scorso ha  ricevuto numerosi riconoscimenti da parte del  Ministero dell’Agricoltura. Il mulino ha funzionato regolarmente fino al 1955 e saltuariamente fino al 1960.

Continuando sullo 00 in direzione del Falterona si arriva a VALLUCCIOLE luogo storico in cui avvenne la drammatica strage nazifascista avvenuta il 13 aprile 1944 che portò alla morte 108 civili.

Proseguendo sempre verso nord si arriva al LAGO DEGLI IDOLI dove nel lontano 1838 furono ritrovate una grande quantità di bronzetti votivi etruschi. Infatti gli Etruschi, che vali­cavano in questa zona l’Appennino, per propiziarsi il viaggio usavano gettare nel cosiddetto ‘Lago degli Idoli’ delle statuette di bronzo come offerta votiva.

Proseguendo si arriva a CAPO D’ARNO, sorgente dell’Arno dove si trova una lapide con i versi che Dante ha dedicato a questo fiume nella Divina Commedia.