Castelli del Casentino 2

Tappe: Gualdo – Ponticelli – Pomponi – Omomorto – Vecchia strada romanica della Consuma – Castello di Romena – Castel S. Niccolò

Tempo di percorrenza a cavallo: tra 5 e 6 ore

Dislivelli:
-         Gualdo 949 slm
-         Ponticelli 940 slm
-         La Badiola 982 slm
-         Pomponi 997 slm
-         Omomorto 937 slm
-         Vecchia strada della Consuma
-         Castello di Romena 621 slm
-         Pieve di Romena 480 slm
-         Castel S. Niccolò 466 slm

Si parte dal Gualdo in direzione Ponticelli facendo 1 km circa di strada asfaltata. Si costeggia l’abitato di Ponticelli verso la Villa, dopo l’ultima casa si prende a destra un sentiero che sale in cima ad un poggio e poi scende. Si costeggia su questo sentiero la statale per circa 2 km fino ad arrivare ad una casa colonica chiamata la “Casaccia”, da qui c’è la possibilità di andare a visitare la chiesetta della Badiola prendendo il sentiero CAI 25 a sinistra. Altrimenti passata la casa dopo 50 metri il sentiero taglia il bosco passando nell’interno su una strada bianca che spunta all’Omomorto.

Dall’Omomorto si prende la “Vecchia Strada Romanica della Consuma” tutta segnata con cartelli, che ci porta fino al Castello di Romena.

Questo castello fu eretto intorno all’anno mille ed era uno dei Feudi più fortificati del Casentino: dominava l’intera valle con la sua struttura possente, fatta di ben 14 torri e tre cinte murarie.
Anche se restano in piedi solo tre belle torri e parte delle mura, il Castello è tuttora splendido e imponente. Sono ancora pieni di fascino il ponte levatoio, la torre delle prigioni, il cammino di ronda.

Grandi poeti sono stati ospiti in questo Castello in epoche differenti: Dante Alihieri al tempo del suo esilio trovò qui ispirazione per la sua “Commedia”, e Gabriele D`Annunzio, in compagnia di Eleonora Duse, qui compose una parte del suo Alcyone.  Ormena o Romena è nome di origine etrusca, come dimostrano i frammenti di vasi e di utensili domestici ritrovati durante alcuni scavi.

L’ultimo tratto prima del castello è il sentiero CAI 26, dopo il castello prosegue fino alla Pieve di Romena, intitolata a San Pietro è una delle pievi più grandi per dimensione del Casentino.

Conosciamo l’anno di costruzione grazie ad un’iscrizione posta sulla prima colonna di sinistra, dove è inciso l’anno 1152. La facciata è stata ricostruita dopo un crollo avvenuto nel 1678 a causa di uno smottamento e il tetto è stato restaurato nel 1712, ma sia l’esterno che l’interno, costruiti con pietra arenaria locale, purtroppo corrosa dal tempo, rappresentano un esempio di eleganza e di raffinatezza. Sul lato sinistro si trova un campanile quadrangolare più antico della chiesa stessa.

Si continua sul sentiero CAI 26 per arrivare a Castel San Niccolò. Nel paese di Borgo alla Collina all’altezza della chiesa si prende la vecchia strada che scendeva a Castel S. Niccolò, si attraversa il fosso del Rio e si giunge all’incrocio con la S.P. 70. Si prosegue per ca. 200 metri e poi si prende a destra uno stradello che, guadato il fiume Solano prosegue sulla riva sin. del torrente e raggiunge la pieve di Strada. Si attraversa il paese fino a prendere sulla sinistra il sentiero CAI 56 che ci porta al castello di Strada in Casentino: Castel S. Niccolò.

Castello eretto nel XI secolo è costituito da un’ alta rocca, antica residenza del signore, collegata in basso ad gruppo di case, fra le quali la chiesa, cinta da mura nelle quali si apre una porta difesa da torre, che oggi è stata trasformata in torre dell’orologio. La parte più importante è il palazzo-fortezza che fu residenza dei conti Guidi prima e dei Podestà fiorentini poi. Tutto quello che possiamo vedere è dovuto alla paziente opera di restauro intrapresa dai proprietari, essendo il castello di residenza privata.